Gentile principale, stamattina
Mi hanno portato a casa il suo regalo:
Un cesto pieno d'ogni ben di Dio
Mandorle dolci, vino e frutta di stagione
Ora, non pensi che non colga al sommo grado
La gentilezza d'un si nobile pensiero
La cortesia che certamente lo ha ispirato
E la ringrazio, ma devo rifiutare
Lo so che non lo ha fatto in malafede
E che non pensa di comprare il mio favore
Ma i miei compagni che non hanno da mangiare
Lo potrebbero pensare...
Arriva l'alba sulla piazza desolata
E piano si radunano le squadre:
Cento sbadigli, cinque tocchi di campana
E una colonna lenta dietro al caporale
Che non si dica che maneggio col padrone
Quando trattiamo il prezzo del lavoro
I miei compagni che non hanno da mangiare
Lo potrebbero pensare
Non è soltanto una questione di coscienza
Di diffidenza e di tutela del buon nome:
La politica è una pratica d'onore
Lei mi capisce, non uso altre parole
Distintamente la saluto
A mezzogiorno picchia il sole sulla nuca
Il soprastante viene al campo a sorvegliare
E i contadini asciugano la fronte
Stringono i denti, abbassano la schiena
E in questo purgatorio di sudore...
Viene il tramonto sopra i cumuli di grano
Arrivo io con gli scarponi da lavoro
E i contadini asciugano la fronte
Mi guardano negli occhi, mi stringono la mano...