Il re fa rullare i tamburi,
il re fa rullare i tamburi:
vuol sceglier fra le dame
un nuovo e fresco amore.
Ed è la prima che ha veduto
che gli ha rapito il cuore.
«Marchese la conosci tu?,
marchese la conosci tu?,
chi è quella graziosa?»
Ed il marchese disse al re:
‹Maestà, è la mia sposa›.
«Tu sei più felice di me,
tu sei più felice di me
d’aver dama sì bella,
signora sì compita.
Se tu vorrai cederla a me
sarà la favorita.»
‹Signore, se non foste il re,
signore, se non foste il re,
v’intimerei prudenza.
Ma siete il sire, siete il re:
vi devo l’obbedienza.›
«Marchese vedrai passerà,
marchese vedrai passerà
d’amor la sofferenza.
Io ti farò nelle mie armate
maresciallo di Francia.»
‹Addio per sempre mia gioia,
addio per sempre mia bella,
addio dolce amore.
Devi lasciarmi per il re
ed io ti lascio il cuore.›
La regina ha raccolto dei fiori,
la regina ha raccolto dei fiori,
celando la sua offesa.
Ed il profumo di quei fiori
ha ucciso la marchesa.