Il General Cantore
in guerra muore,
e difilato in paradiso va...
Da cima a cima, è un passo :
dal bianco masso
si spicca il salto nell' eternità...
E il General Cantore
cerca quivi i suoi scarponi :
se sono morti, sono certo i buoni !
Fa un colonnello : — « Vedo ! Sono Merini !
E questo è il battaglione dei miei alpini
che contro 1' orda Galla si fece onore... »
Dice il General Cantore :
— « Siete degni di star qui ! »
Un altro gruppo al Generale s' accosta :
morti dei reggimenti Feltre ed Aosta :
morti, giù in Libia, nella gloria campale...
— « Anche voi — fa il Generale —
siete degni di star qui ! »
Vede più in là, riuniti a piccoli crocchi,
i primi alpini morti sotto i suoi occhi,
scagliati a stormi alla conquista di Trento...
— « Fioi del Sesto Reggimento,
si combatte ancor laggiù ? »
Per ben quattro anni, al meritato riposo
salgono a lui gli eroi dal fronte nevoso...
Ben venticinquemila penne stroncate !
— « Che notizie mi portate ? »
— « Vedo, ha vinto il nostro Re ! »
Il General Cantore
vede il fior fiore
dei suoi scarponi eroici intorno a sè...
E lui, che mai si piega,
si prona e prega :
— « Signore Iddio, siam qui, davanti a te !
Or che compiuti sono
della Patria mia i destini,
Signore, benedici i miei alpini ! ».