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Ai vetri della scuola stamattina
l’inverno strofina la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
le case fa sparire e ricomparire;
con le zampe di neve imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciolo…
Sì, signora maestra,
mi sono un po’ distratto:
ma per forza, con quel gatto,
con l’inverno alla finestra
che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per allegri sentieri.
Invano io li richiamo:
si saranno impigliati in qualche ramo spoglio;
o per dolce imbroglio,
chiotti, chiotti,2
fingon d’esser merli e passerotti.
1. Tratta dall’omonima filastrocca di Gianni Rodari.2. chiotto = quatto, furtivo.