Nessuna lacrima mostri stupore
Quando l'ordigno farà il suo dovere
Che ci strappassero la lingua
Che ci tagliassero le mani
Per tutto quello su cui si è giurato
Perché ripaghino il nostro mestiere
Siedano vergini in prima fila
Con i banchieri fritto di pollo
I partigiani, gli stati a lutto
Fra gli stendardi griffati Corona
Il fiato corto di Milano
Lungo un Naviglio da espiare
Il fiato marcio di Milano e di un terrone
Siamo la carne dei nostri cannoni
Armati il giorno di Natale
Lumi di oscena democrazia
Lumi di debiti da esportare
Scarti di un bacio fra immobiliaristi
A contendere d'amore
Cosa volete che me ne freghi
Se ci faranno saltare in aria?
Sarà l'orgoglio di un miscredente
O il pasto caldo di un monsignore
Venga chiunque a fare banco
Vengano pure a grufolare
Qui non c'è gloria e non c'è onore da serbare
Venga chiunque a fare banco
Vengano pure a grufolare
Qui non c'è gloria e non c'è onore da serbare
Nel fiato corto di Milano
Lungo un Naviglio da espiare
Il fiato marcio di Milano e di un terrone