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Il canto della preistoria
Il canto della preistoria
turnover time:2024-10-05 04:31:47
Il canto della preistoria

E adesso che risiamo ancora qui,

chissà se si ripete oppure no.

S’alza pianissimo

il respiro in me,

come brezza fragile

muove il fumo e te.

E tu apri gli occhi

e spalanchi a me

foreste impenetrabili

e pianure immense che si muovono

ondeggiando ed io,

ed io son vento e tu sei l’erba mia,

io poi tempesta

e tu in un attimo follia e noi,

noi molecole

perse dove, chissà?

Fonte vivissima

dell’eternità.

E tu apri gli occhi

e trascini me

sopra monti invalicabili

e i ghiacciai si sgelano e l’acqua corre giù

impetuosa.

E il sangue dolcemente rifluisce all’anima ch'è accesa,

e i nostri corpi s’è presa,

e un’altra volta la materia è dissolta, fusa e noi,

noi molecole

perse dove, chissà?

Fonte vivissima

dell’eternità.

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