Dettagli del cielo al terreno
Miracoli in bianco ed in nero
Non trovo le gesta di un tempo che ho perso
O forse le ho perse davvero
Oppure ho perduto anche loro
Pendendo come fosse la forca
Il vento mi asciuga la vita
Strappata da un lembo di carne di stoffa
L'abilità delle dita
L'abilità delle dita
Appeso al forcone del mosto
Sinuose diventan le trame
Ed appaiono danze o forme nascoste
Di ballerine gitane
Di ballerine gitane
L'ancora raschia sul fondo
E il passo si scopre danzante
Dell'intimo buio che abbassa la guardia
Anche Dio si distrasse un istante
Anche Dio si distrasse un istante
Ora so non essere il vento
Quel brusio che mi penetra un fianco
È che hanno beffato la truffa
Per violarne l'incanto
Lapilli di luci malferme
Invadono incaute i pensieri
Di un corpo scoperto a cercar la certezza
Di piangere estranea paura
Di piangere estranea paura
Il suolo accoglie cortese
La fuga nei ?
Arcieri fedeli in invisibili lotte
Come dardi assassini e imponenti
Come dardi assassini e imponenti
Così come il soffio sottile
Si libera al posto del baro
Nel tuo labirinto di scandali antichi
Adultero quanto sincero
Adultero quanto sincero
Ed ora che sventolo al mondo
Mescolandomi al trucco del cielo
Scaglio l'ultimo dardo vermiglio
In un unico tiro