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I poeti lyrics
I poeti lyrics
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I poeti lyrics

I poeti son giovani e belli

e portano in cuore

la luce del sole

e un canto d'uccelli;

e la strada del borgo natio,

la pioggia sui tetti

la povera gente amata da Dio.

Poesia, poesia,

deh proteggimi ovunque io sia!

poesia, poesia.

I poeti son vecchi signori

che mangian le stelle

distesi sui prati

delle loro ville,

e s'inventano zingare e more

per farsi credibili agli occhi del mondo

col loro dolore.

Poesia, poesia, poesia, poesia.

I poeti si fanno le pippe

coi loro ricordi:

la casa, la mamma, le cose che perdi;

e poi strisciano sui congiuntivi:

se fossi, se avessi, se avessi e se fossi,

se fossimo vivi.

Poesia, poesia,

deh proteggimi ovunque io sia!

poesia, poesia.

I poeti hanno visto la guerra

con gli occhi degli altri

che tanto per vivere han perso la pelle;

così scrivon piangendo cipolle

su barbe profetiche intinte nel vino

che pure gli serve.

Poesia, poesia,

Poesia, poesia.

I poeti son liberi servi di re e cardinali

che van ripetendo noi siam tutti uguali;

e si tingono di rosso vivo

ciascuno pensando "Il giorno del nobel

farò l'antidivo".

Poesia, poesia,

deh proteggimi ovunque io sia!

poesia, poesia.

I poeti sono litri di vino bevuti per noia,

per scriver parole davanti al mattino,

mentre sognano bambine nude

che uscendo da scuola

li prendon per mano e gli danno la viola.

Poesia, poesia,

Poesia, poesia.

I poeti son giovani stanchi che servon lo stato

sputandogli in faccia perché sia dannato,

e sbandierano cieli e fontane,

messaggi e colombe,

a noi le campane, ai ricchi le trombe.

Poesia, poesia.

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