Al di là di paludi e boschi, la scogliera immensa
C'è una strada bianca che la costeggia e che ti porterà
Dove finisce il mondo, dove ruggisce il vento
C'è una casa sola che ti apparirà
Il legname con cui l'han fatta avrà trecento anni
Assi di goletta che l'oceano ha preso e poi sputato là
Sopra gli scogli aguzzi, sospesa tra aria e flutti
Quella casa han scelto di volerla là
Nella casa sulla scogliera tra la roccia e il mare
Una donna sola che si ostina ancora ad abitare là
Mary McNamara sta aspettando un bimbo
E questa notte stessa lo partorirà
E che sia musica, e che si balli in tondo
Mary ha messo al mondo un altro bimbo settembrino
Alla sua e ai più bei piedi del mondo
Nella loro notte canteremo forte fino a far mattino
Sveltezza di gatto e piedi scattanti e forti
Quattro figli rossi nati intorno al 24
Lo sguardo è alto e attento
Otto mesi all'anno se la vede sola con i marinai
La faccia scottata al sole, gli occhi di fenice
Piedi di Minerva, piedi di Diana cacciatrice
O di Giovanna d'Arco
Mary McNamara se vuole inchioda con un solo sguardo
E che sia musica, e che si balli in tondo
Mary ha messo al mondo un altro bimbo settembrino
Alla sua e ai più bei piedi del mondo
Nella loro notte canteremo forte fino a far mattino
Suo marito è sicuro sveglio in qualche bar di Londra
Fino all'anno nuovo il suo bambino non conoscerà
McNamara farà festa grossa quando il telegramma lo raggiungerà
E che sia musica, e che si balli in tondo
Mary ha messo al mondo un altro bimbo settembrino
Alla sua e ai più bei piedi del mondo
Nella loro notte canteremo forte fino a far mattino
E che sia musica, e che si balli in tondo
Mary ha messo al mondo un altro bimbo settembrino
Alla sua e ai più bei piedi del mondo
Nella loro notte canteremo forte fino a far mattino