Ascoltate ora, il grande Pan1 ci chiama
Dal verde bosco nella sua radura
Sotto la luna crescente sopra di noi
Sentite il suo chiaro flauto dolce e tranquillo
Sentite il suo chiaro flauto dolce e tranquillo
Unitevi alla danza che dirige
In cerchio intorno al bagliore del fuoco
Venite e bevete il vino che ci versa
Dalle intricate vigne che cresce
Dalle intricate vigne che cresce
Dalle intricate vigne che cresce
Ascoltate ora e dovrei continuare io
Ascoltate ora e potrei continuare io
Ascoltate ora e continuerò io
Dall'imbrunire nel bosco
All'alba nei pascoli
Dalle membra d'avorio e occhi castani
Guizza il fauno
Saltella tra i boschi cantando
E la sua ombra danza con lui
E non so cosa dovrei seguire
L'ombra o il canto
Oh, cacciatore, legami la sua ombra
Oh, usignolo, catturami i suoi movimenti
Altrimenti frastornato da musica e follia
Lo seguirò invano
1. Il dio Pan era, nella mitologia greca, una divinità dall'aspetto di un satiro legata alle selve e alla natura (https://it.wikipedia.org/wiki/Pan).
I satiri sono generalmente rappresentati come esseri lascivi, spesso dediti al vino, a danzare con le ninfe e a suonare (https://it.wikipedia.org/wiki/Satiro).