Quando eri giovane
Ti mordevi la lingua
Calmo, facevi quello che ti dicevano
non parlavi mai
vivevi la vita in punta di piedi
ti sentivi in pace da solo con te stesso
dove gli errori non contano
c'è un vuoto nel tuo petto
dal momento in cui sei nato
uno che non si riempie
perché hai sempre saputo
di non essere niente di quello che loro vogliono
Ma le ossa di tutti sono solo rami sacri
gettati dagli alberi per formare trame nel mondo
e un giorno troveremo un rifugio
lasceremo cadere le foglie e dormiremo nella terra
e sarà dove dobbiamo essere
perché alla terra non frega niente se ti sei perso
E ora vivo da solo
lavoro nella pancia dei macchinari
mi torco le mani sporche di fuliggine nera
e non dormo molto
I giorni non sembrano diversi dalle notti
senza obiettivi in mente
C'è un vuoto nel mio petto
dal momento in cui me ne sono andato
uno che riempio di sudore
perché ora so
di non essere niente di quello che loro vogliono
Ma le ossa di tutti sono solo rami sacri
cavalchiamo la brezza per formare trame nella terra
e un giorno troveremo un rifugio
lasceremo cadere i nostri semi e aspetteremo il nostro turno
ma per ora siamo portati alla deriva dai venti del discontento
provando a incidere il nostro posto
tutto in speranza di essere qualcosa che loro vogliono
ma non sto trattenendo il fiato
fai scorrere le dita lungo la mia spina dorsale
costruisci la tua casa dietro ai miei occhi
percorri il mio cranio con bugie innocue
aspetterò il mio momento finchè sarò qualcosa che loro vogliono