Sulle rive dei laghi1
e ai piedi dei pascoli
volevamo capire gli uomini.
La luna era sola
e nel sonno dei tuoi nemici
ci trovammo in segreto.
Ciò che accadde, rimarrà a noi entrambi
e ai piedi dei pascoli
abbandonammo la notte della foresta.
E ora sei il mio appiglio
nell'ebrezza di questi giorni
e il tuo nome è per me come una preghiera:
Ecate, Ecate, Ecate!
Mi desti i sogni
e ora io sogno te
Ecate, vieni da me
Non ci rimane che attendere
e sperare e interrogarci
e l'impulso a vagare per le lande.
Incessantemente oseremo tutto e avremo
il vento contro di noi mentre andiamo
Seguiamo le tracce,
ma gli animali del bosco
si sono già coricati da lungi
e la tua immagine è il mio appiglio
nell'ebrezza di questi giorni
e il tuo nome è per me come una preghiera.
1. O anche "dei mari".