Per un pelo
Di nuovo la luce all'orizzonte,
gli ultimi sassolini sono lontani,
finalmente fuori dalle tue grinfie,
poco a poco fuori dal fango.
Non c'è più il velo davanti ai miei occhi,
il lutto è andato via,
nessun sapore amaro in bocca,
è ancora autorizzato a vivere.
Guardo ancora nello specchio.
esclusa dalla mia vista.
Non sono la tua cacciagione.
La mia ragione mi aveva avvertito
tutti i segni indicavano l'allarme.
Il mio giudizio era sotto anestesia,
eri troppo soffice e calda.
Allenata, irresistibile,
il calcolo del mondo tuo,
il patto con la tentazione,
ero instabile, non sono un eroe.
Incatenavi i miei sensi,
Giocavi il tuo gioco con me.
Valevano solamente le tue regole, in modo sinistro e matto,
Giravi nella tua mano.
A un pelo dall'abisso,
sono riuscito a tirarmi indietro in tempo,
sono scappato all'ultimo momento.
Non mi hai uccisa.
Poco a poco lasciavi uscire aria dai miei polmoni,
rotavi sulla mia pelle,
raccontavi le bugie disperate.
ti credevo ripetutamente.
Inondavi le vene con il temporale di follia,
mi amavi da farmi girare la testa,
mi perseguitavi intenzionalmente,
eri il veleno, la sfortuna, la dinamite.
Mi presentavi distanziata,
Mi manovravi nella tua rete,
quasi mi soffocavi con il tuo istinto omicida.
Non sei riuscita.
A un pelo sull'abisso,
sono riuscito a tirarmi indietro in tempo,
sono scappato all'ultimo momento.
Non mi hai uccisa.
I tuoi trucchi non sono più efficaci.
Sto imparando ad andare di nuovo.
Ti ho scoperto a tempo.
Non voglio vederti mai più.
A un pelo dall'abisso,
sono riuscito a tirarmi indietro in tempo,
sono scappato all'ultimo momento.
Non mi hai ucciso.