Vieni via, vieni dolce amore,
Spunta il mattino dorato.
Tutta la terra, tutta l'aria
parla di amore e di piacere:
insegna alle tue braccia ad abbracciare,
e alle dolci labbra rosee a baciare,
e mescola le nostre anime in reciproca beatitudine:
gli occhi sono stati fatti per la grazia della bellezza,
guardando, rammaricandoti per la lunga pena d’amore
procurata dal brusco disdegno della bellezza.
Vieni via, vieni dolce amore,
il mattino dorato si consuma,
mentre il sole dalla sua sfera
scaglia le sue frecce infuocate,
facendo volar via tutte le ombre;
giochiamo, intratteniamoci nel boschetto
per godere la furtività dell’amore.
Andiamo là, dolce amore,
a volare, morire del desiderio
che viaggia con dolci speranze e fuoco celestiale.
Vieni via, vieni dolce amore,
non adornare invano.
la grazia della bellezza, che dovrebbe sorgere
come al nudo mattino.
Gigli sulla riva del fiume
e la bella Ciprigna appena sbocciata dai fiori:
non desiderare altre bellezze che le sue
ornamento è nutrice di orgoglio,
il piacere misura la gioia dell’amore.
Affretta dunque, dolce amore, il nostro volo desiderato!