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Figlio di ieri [Italian translation]
Figlio di ieri [Italian translation]
turnover time:2024-11-07 15:51:09
Figlio di ieri [Italian translation]

Chissà se sei ancora capace

di seguire la scia del pennarello.

Chissà se diventerai un vecchio

di zucchero o di sale.

Le rughe sono strisce pedonali

dove gli anni potranno attraversare.

Le rughe sono righe di una vite

che si avvita per non farti traballare.

E le lacrime venute dall’altro ieri

le confondi coll’allergia del fieno,

mentre il tramonta

fa le parole crociate sopra i tuoi occhi.

Giù in cantina cerchi sempre quella foto,

e fai di tutto per non poterla mai trovare.

Hai imparato a fare stancare chi t’aspetta,

hai imparato a fare spaventare chi ti spia.

Noi che siamo stati i re di qualcosa,

qualcosa che non capiamo in mezzo a un mare da ricordarsi,

adesso che nascondiamo le stelle,

non siamo più rose e non siamo più spine,

prepariamo la coperta al silenzio

mentre accendiamo il camino.

E nel cappello del prestigiatore

ci sono le carte che han perso il colore.

Dove vai?

Cammini ancora in braccio alla pioggia

coi tuoi stivali in pelle di troll.

Ma dove vai?

Figlio di ieri.

Come draghi che razzolano nel ghiaccio,

nella vasca di questi surgelati,

e han detto che c’è anche il tre per due,

e siamo vampiri trasformati per il weekend.

Siamo in giro con i pezzi di ricambio

per i sogni che sono finiti fuori strada.

La salsiccia del neon è troppo calda,

e non si può aspettare l’onda al gabinetto.

I figlio che abbiamo spedito come cartoline

porteranno sempre il segno del francobollo,

e vorremmo le radici di madreperla,

e ci ritroviamo con i fogli di cellofan.

Monna Lisa, rampicanti, e donne in fuga,

e la cena di Natale all’autogrill,

e qualcuno ha lasciato anche una speranza,

e tanti altri solo le ossa e il silicone.

Noi che siamo stati i re di qualcosa,

qualcosa che non capiamo in mezzo a un mare da ricordarsi,

adesso che nascondiamo le stelle,

non siamo più rose e non siamo più spine,

prepariamo la coperta al silenzio

mentre accendiamo il camino.

E nel cappello del prestigiatore

ci sono le carte che han perso il colore.

Dove vai?

Cammini ancora in braccio alla pioggia

coi tuoi stivali in pelle di troll.

Ma dove vai?

Figlio di ieri.

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