addio, Angelina,
ora il treno parte
e non potrò più
pensare all'arte...
più niente film,
né libri, né dischi,
addio, Angelina,
il treno ora parte,
senti i suoi fischi...
ho tanto odio
e ancora più rabbia
per chi mi manda laggiù,
nella sabbia...
chissà quanta sete,
da patire, presto...
addio, Angelina,
ma vorrei dirti :
non parto, io resto...
le camicie nere
si sono imboscate
e sono fiere
delle loro porcate
quel guitto del duce
è un bastardo
addio, Angelina,
chissà quanta fame
e il duce è pieno di lardo
che schifo passare
i vent'anni al fronte
in mezzo alla sabbia
e neanche una fonte...
che assurdo sparare
in terra straniera
addio, Angelina,
il treno ora parte
per la frontiera...
addio, Angelina :
forse sono un codardo
perché ubbidisco
al regime bastardo...
per i fasci, imboscati,
tutto fila liscio
addio, Angelina,
forse là, nel deserto,
berrò il mio piscio...