Figlio di una collisione molto ventilata
Tra un'ambra solare e una pineta
Venditore d'acquazzoni d'euforia
In piccole fiale spirituali
Il mio negozio si chiama
"Il fiuto accidentale"
Da sempre solitario
Perché innamorato
Di un trucco nell'aria
Di un passo di donna
Da sempre solitario
Per una mosca cieca
Spiegatami male
Mi persi su un territorio limitrofo
Epico, sensuale
Io, lanciere nell'esercito diafano dell'inebriante
Io, disegnatore di pois per costumi da clown
Io che cerco l'impronta di una mano
Io che cerco la fiamma olimpica della carezza
Fiamma olimpica bruciata via in una strada delle Alpi
Io mi chiamo Elsadora
E per una mancata dolcezza
Dovuta al caso
Io alzo la saracinesca
Del mio spettacolo interiore
E dal mio teatro profumato
Periferico, solitario
Mi innamoro, stipulando contratti sensitivi
Con delle passanti
Senza scenario
Io, lanciere nell'esercito diafano dell'inebriante
Io cerco perimetri olfattivi e simultanee eleganze
Io cerco le raccoglitrici di pantofole di Venere
Scomparse in un crocevia di fidanzati inodori e debuttanti