C è un detto:
'Non si sa ciò che si possiede, finché non lo si perde'
Che verità!
Ti vedevo piangere,
Vivere la monotonia
E ti ascoltavo parlare
Però, era lui, quello che ti capiva
E mi rubò quel tesoro di cui solo adesso comprendo il valore
[e] che non si nascondono i difetti dietro i pretesti, e in cambio, provo rancore
Ritornello:
Hei, va' e digli che lo odio, lo detesto
Perché possiede ciò che fu mio
Nonostante sia io, il colpevole
Oggi, lo considero mio nemico
E lamento la sconfitta, nella battaglia per il tuo amore
Spiegagli bene, che non dormo la notte
Immaginandolo che ti divora con passione, durante il sesso
Mi manca il coraggio di ammettere
Che, affianco a te, son stato un bambino e la sua mascolinità, ha prevalso
E, aggiungi, che oggi mi rivelo:
Invidioso, egoista, impulsivo, senza controllo
Per aver creduto di essere l'unico
Che avresti amato, che stupido son stato
Lui con il premio
E io, il perdente
(Ah... i re)
Lo vidi arrivare
Senza dargli importanza,
Ma aveva iniziato a conquistarti,
Facendoti diventare mia nemica
E mi rubò quel tesoro di cui solo adesso comprendo il valore
[e] che non si nascondono i difetti dietro i pretesti, e in cambio, provo rancore
[Ritornello]
Mi manca il coraggio di ammettere
Che, affianco a te, son stato un bambino e la sua mascolinità, ha prevalso
E, aggiungi, che oggi mi rivelo:
Invidioso, egoista, impulsivo, senza controllo
Per aver creduto di essere l'unico
Che avresti amato, che stupido son stato
Lui con il premio
E io, il perdente