Ecco di dolci raggi il sol armato
del verno saettar la stagion florida.
Di dolcissim’amor inebriato,
dorme tacito’l vento in sen di Clorida.
Talor però, lascivo e odorato
ondeggiar, tremolar fa l’erba florida.
L’aria, la terra, il ciel spiran amore:
arda dunque d’amor, arda ogni core!
Io, ch’armato sinor d’un duro gelo,
degli assalti d’amor potei difendermi;
né l’infocato suo pungente telo
puote l’alma passar o ‘l petto offendermi.
Or ch’il tutto si cangia al novo cielo,
a due begli occhi ancor non dovea rendermi?
Sì, sì, disarm’il solito rigore:
arda dunque d’amor, arda il mio core!