Parigi scorre triste nella Senna
ed io non ho più orgoglio nella penna.
Ti scrivo come sento e come posso,
ché mi sei rimasto addosso
come il mio profumo adesso.
Qui, vedi, è tutto come l'anno scorso,
ma per la fretta quanto tempo ho perso
se mi accorgo di aver corso
dappertutto verso te…
Ritornello:
E pensare che ti amo…
Dove sei, dov'eravamo?
E agli sguardi che mi spogliano un po'
che voglia che ho
di dire di no!
La luna è un tiro a segno per turisti
ma i sogni più son vecchi e più son tristi.
A letto siamo stati artisti, è vero,
ma ora quello che più spero
è dividiere un pensiero.
Ma Parigi certe notti è troppo bella
per fare di un'amante una sorella,
per non essere un po' brilla
sulla spalla di chi c'è…
Ritornello:
E pensare che ti amo…
Dove sei, dov'eravamo?
E alle mani che mi spogliano un po'
che voglia che ho
di dire: «Ci sto»!
E pensare che ti amo…
Ritornello: (×3)
E pensare che ti amo…
Dove sei, dov'eravamo?
E alle mani che mi spogliano un po'
che voglia che ho
di dire: «Ci sto»!