Ti capiterà di non avere voglia e non voler memoria
Morire dentro a un cesso sulle labbra di una troia
Dovrai fingerti stupito al tramonto
Fingere di avere un sogno
Fare un po' lo stronzo
Che pari scemo a credere ancora nel mondo
E fingere di avere fame
Che te ne freghi qualcosa se l'Italia va a puttane, poi
Trovarti un lavoro serio, perché mica canti l'oro
E dovrai farlo sempre prima degli altri, sempre meglio di loro
Poi un giorno starai sotto tu, ai piedi di un palazzo
A piangere seduto in mezzo al vetro, in mezzo al fango
Un giorno starai sotto tu, in bilico sopra a una colpa
Che ti chiedi sia davvero tua o se è tutto il resto ad essere una merda
Finirai le sigarette al momento sbagliato
Sbaglierai cortile e perderai quell'autobus, scriverai due rime
Scoprirai un piacere diventare un vizio
E un vizio diventare la tua fine, alla fine
E finirò le sigarette al momento sbagliato
Sbaglierò cortile e perderò quell'autobus
Scriverò canzoni e scoprirò il piacere diventare un vizio
E ogni vizio diventare la mia fine
Dire che va tutto bene
Dire, "Ci crederò sempre"
Non sia mai tu sia uno che si arrende
Non sia mai tu abbia delle debolezze
Non sia mai che tu voglia morire
In un garage di qualche amico infame
Che poi tanto amico non è stato, a quanto pare
Io, te lo posso dire, te lo posso dire
Dovrai fare l'accondiscendente
Assecondare il nulla cosmico, il niente
Dovrai far parlar di te per quello che conviene
Non, non per quello che è
Avrai scuse da inventare per non uscir di casa
Eppure un cuore troppo grande per restare chiuso in una stanza
E poi un giorno starai sotto tu, ai piedi di un palazzo
A piangere seduto in mezzo al vetro e in mezzo al fango
Aprirai annoiato il frigo, gli stessi occhi di tuo padre
Giustificherai malanni perché "doveva capitare sai"
Finirai le sigarette al momento sbagliato
Sbaglierai cortile e perderai quell'autobus, scriverai due rime
Scoprirai un piacere diventare un vizio
E un vizio diventare la tua fine, alla fine
E finirò le sigarette al momento sbagliato
Sbaglierò cortile e perderò quell'autobus
Scriverò canzoni e scoprirò il piacere diventare un vizio
E ogni vizio diventare la mia fine e alla fine
E finirò le sigarette al momento sbagliato
Sbaglierò cortile e perderò quell'autobus
Scriverò canzoni e scoprirò il piacere diventare un vizio
E ogni vizio diventare la mia fine e alla fine
No, no, io e te, io e te, in fondo
Io e te, io e te, in fondo
Io e te, io e te dal fondo
E in fondo
"No", dirai, "non a me"
Griderai, "Mio Dio, se ne frega anche di me"
"No", dirai, "non a me"
Griderai, "Mio Dio" e Dio alla fine se ne frega anche di te