Aveva sempre nel portamonete
L'Isola del tesoro e spiccioli usati.
Un pennello di peli di martora
per mettere veli blu alle finestre degli occhi suoi
alle finestre degli occhi suoi.
Un libro in mano sul balcone
s'addormentava in una vecchia poltrona di Manila.
Cercavo dei nomi Mathieu, Cécile
mentre guardavo correre, verso le dieci nella scuola
ragazzine e ragazzini.
Ditemi, ditemi ma,
che se ne andò via per un altro
ma non per colpa mia,
ditemi quello, ditemi quello
(bis)
Nel mio cuore vudù
ci sono quattro spilli
che ha lasciato apposto
per farmi piangere.
Ho inchiodato la porta,
ma che mi è saltato in testa,
ho frantumato lo specchio dove si faceva le trecce,
messo della carta da giornale sotto le finestre
Dalla scuola venivano troppo gridi,
niente è nato dal nostro letto.
Ditemi, ditemi ma,
che se ne andò via per un altro
ma non per colpa mia,
ditemi quello, ditemi quello
(ter)