Disse
quel giorno sul monte:
“Mio Padre è il Padrone
di tutte le cose.
È inutile che voi
vi affanniate
a volere comprare
con l’oro la gioia
e voler diventar
i primi del mondo,
per poi far luccicar
i vostri brillanti
sul volto di chi
di chi muore di fame...
Cosa serve possedere
anche tutta la terra
se poi della tua vita
il padrone non sei
neanche solo di una dei capelli
che tu porti in testa,
perché anche di quelli
un giorno dovrai
render conto a mio Padre,
che è il Padrone di tutto
di tutte le cose."
Disse:
“Voi ricchi pensate
di avere ogni cosa
e vi vantate
che niente vi manca.
Ma non sapete
che miserabili
e meschini voi siete.
Siete poveri e ciechi
e più nudi dei vermi.
Ma se alcuno di voi
la mia voce udirà
perché dietro alla porta picchio
E lui mi aprirà,
entrerò per cenare,
per cenare con lui,
affinché quand'egli busserà
alla casa del Padre mio.
Il Padrone non scordi
di colui che mi aprì
e non lo lasci fuori dalla porta
perché egli non veda
lo splendore celeste
dove mai morirà,
dove mai morirà,
dove mai morirà...