Sulla cima della montagna, sotto forma di gufo, si erge Omma1
Cova nella forma del mito della saggezza nel suo mondo
Ai piedi della montagna, in grigia figura, si erge Omma
Una guardia nelle ombre, pastore della vita spenta
Guardala danzare con gli elfi nelle foreste e sui prati
Né donna né gufo, lei è la regina delle nebbie
Guardala danzare con gli elfi nelle foreste e sui prati
Né donna né gufo, lei è la regina delle nebbie
Nascosta nei boschi, vestita di rugiada, si erge Omma
Dea di un tempo passato, una creatura in vesti di foschia
Sul passo oscuro, in un corpo di gran beltà, si erge Omma
Con l'insidia di un piacere proibito, il viandante cadrà in trappola
Guardala danzare con gli elfi nelle foreste e sui prati
Né donna né gufo, lei è la regina delle nebbie
Guardala danzare con gli elfi nelle foreste e sui prati
Né donna né gufo, lei è la regina delle nebbie
Guardala danzare con gli elfi nelle foreste e sui prati
Né donna né gufo, lei è la regina delle nebbie
Guardala danzare con gli elfi nelle foreste e sui prati
Né donna né gufo, lei è la regina delle nebbie
1. Omma è una regina di cui raccontano le saghe precristiane, una guardiana dei boschi di cui nessuno ha mai visto il vero volto, dato che spesso si palesa nell'aspetto o con la maschera di un gufo. Secondo una delle leggende, Omma, fatta prigioniera, venne liberata da un gigante che però successivamente morì affogato nel lago Vättern (nel sud della Svezia). Da allora, Omma continua a piangere tra i monti, al punto che a volte dalle sue lacrime si crea una fitta nebbia che le è valsa la nomea di "Regina delle nebbie".