L’uomo ha sottomesso a sé la terra già da tempo,
la controlla col fuoco, con la spada e le bombe.
Cosa ce ne importa del futuro, noi ci assolviamo con la preghiera:
“Perdona la mia avidità, perché il pianeta è mio!”
Predichiamo l’amore e ogni giorno siamo in guerra,
non combattiamo per un fine, soltanto per la vittoria.
Non diciamo più “per favore”, gridiamo solo “io voglio!”
Metà del mondo muore di fame, l’altra metà sta zitta!
Esplosione nucleare: che cosa vorrà dire?
Fuoco rinchiuso nel cemento!
Abbiamo nascosto la sozzura in mare,
tanto, che cosa può succedere?
Noi non chiediamo, noi prendiamo, viviamo della nostra avidità!
Perché dopo di noi viene il diluvio, ma prima veniamo noi!
Chiamiamo noi stessi il coronamento del creato,
gli eroi dell’evoluzione.
Il capolavoro dell’universo
si comporta come l’inquisizione.
Ci mettiamo in testa la corona del creato
più che altro come un cappello di carnevale.
Ebbra di un delirio di onnipotenza,
l’umanità si sente nobile e buona
ed assoluta…
Abbiamo perso la coscienza vivendo nell’abbondanza,
e se ce lo ricordano, ci tappiamo le orecchie.
Viviamo senza pietà e siamo in buona salute:
giganti dello spreco dalla gola insaziabile.
Il creato è meraviglioso!
Dalle tenebre, la prima luce, il primo giorno.
Il firmamento e il mondo, la terra e il mare!
Quello che il creato ha voluto, si è realizzato!
un chicco di grano, uno stormo di uccelli,
nati dal niente!
Ma l’uomo ha voluto di più!
Tu ed io, noi esistiamo perché
a un certo punto è iniziato un cammino
che si chiama amore,
che a ciascuno di noi
ha dato una possibilità!
Forse ci resta ancora un po’ di tempo
per capirlo: la condivisione
e la modestia
sono le strade per l’eternità.
Chiamiamo noi stessi il coronamento del creato,
gli eroi dell’evoluzione.
Il capolavoro dell’universo
si comporta come l’inquisizione.
Ci mettiamo in testa la corona del creato
più che altro come un cappello di carnevale.
Ebbra di un delirio di onnipotenza,
l’umanità si sente nobile e buona
ed assoluta.
Stiamo rubando ai nostri figli il futuro del loro mondo.
Perché vivere con umiltà ci porta troppo pochi soldi!
Sacrifichiamo le nostre foreste al dio del cemento armato,
e ognuno si costruisce la sua Babilonia privata!