Lui - il capitano, la sua patria - Marsiglia,
Lui adora chiasso, rumore e risse;
Lui fuma la pipa, beve Ale più scuro,
Ed ama la ragazza di Nagasaki.
Lei ha le macchie di lebbra sulle mani,
Le labbra scarlatte come i papaveri,
E nelle sere balla la giga
Nelle taverne la ragazza di Nagasaki.
Lei ha il seno così piccino,
E segni tatuati...
Parte per il viaggio il capitano,
Lasciando la ragazza di Nagasaki.
E nelle ore della tempesta ruggente
O nelle ore calme sul cassero
Gli tornano in mente gli occhi a mandorla
E nel delirio appare la ragazza di Nagasaki.
Coralli e rubini rossi come il sangue
Maglion di seta color khaki,
Amore tenero ed inquieto
Lui porta alla ragazza di Nagasaki.
Arriva lui, di corsa e col corto fiato
Ma scopre che un signore vestito di marsina
In una sera, d’erba soprafatto
Acoltellò la ragazza di Nagasaki.
Aveva il seno così piccino,
E labbra scarlatte come i papaveri...
Parte per il viaggio il capitano,
Non rivedendo la ragazza di Nagasaki.