Quando la selva oscura mi si prostrò innanzi
e tutti i sentieri erano impraticabili1,
mentre i preti dell’orgoglio dicono che non c’è altra strada,
io cavavo sangue dalle pietre
Non credevo perchè non riuscivo a vedere
eppure sei venuto da me nella notte
quando l’alba sembrava per sempre perduta,
mi mostrasti il tuo amore nella luce delle stelle 2,
Volgi gli occhi all’oceano
affida l’anima al mare
quando la notte buia sembra senza fine,
ricordati di me
Allora la montagna 3si innalzò davanti a me,
dall’oscuro pozzo del desiderio,
alla fonte del perdono
oltre il ghiaccio e il fuoco
Volgi gli occhi all’oceano
affida l’anima al mare
quando la notte buia sembra senza fine,
ricordati di me
Sebbene si condivida questo umile sentiero, soli,
quanto fragile è il cuore!
Oh da’ a questi piedi d’argilla ali per volare
e toccare il volto delle stelle
Infondi nuova vita in questo flebile cuore,
solleva questo velo mortale di paura,
prendi queste speranze crollate, scavate dalle lacrime
ci innalzeremo sopra a questi affanni quotidiani
Volgi gli occhi all’oceano
affida l’anima al mare
quando la notte buia sembra senza fine,
ricordati di me
ti prego ricordami
1. Dante si trovava smarrito, era perso davanti a un mondo che non riusciva a capire, sconfitto dalla vita, immerso nella depressione più nera 2. per Dante Dio è L’amor che move il sole e l’altre stelle 3. è la montagna del purgatorio