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Corso Buenos Aires lyrics
Corso Buenos Aires lyrics
turnover time:2024-10-21 03:46:24
Corso Buenos Aires lyrics

"Io non ho visto niente

Non ho visto la sua faccia

Passavo di qua

Con mia moglie andavo a caccia..."

"Io l'ho visto da vicino:

Gli occhi erano due sputi

La faccia era gialla

Una faccia da assassino!"

"L'ho visto accarezzare un cane

Avevano lo stesso sguardo:

Cane e uomo morivano di fame"

Ma adesso dov'è?

Ma adesso dov'è?

"Scendeva di corsa le scale

Le scale della metropolitana

In mano ci aveva del tonno

Un salame e una banana

Poi, sul più bello

È spuntato anche il coltello!

E un colpo di qua

E un colpo di là..."

Il cane gli stava sempre dietro

Gli occhi, lo stesso sguardo

Sembravano Cristo con San Pietro

Quand'erano in ritardo

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

“Dev'essere uno slavo

Che dorme e ruba alla stazione

Quegli occhi senza luce...

È senz'altro un mascalzone!"

"Chiamiamo un pulismano

Ho appena visto l'assassino

Dava fastidio a un bambino:

Lo teneva per la mano!"

Il cane, l'uomo e il bambino

Appena mangiato un po' di tonno

Si sono stretti vicino vicino

Forse morivano dal sonno...

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

"Ragioniere, dia a me la borsa

E vada via di corsa

In fondo a quella via

A chiamar la polizia!"

"Non dobbiamo perder tempo!

C'è un bar qui vicino

Si può telefonare

Ci beviamo anche un grappino..."

...arriva volando la volante

Con un furore sacro

Confusa da tutta quella gente

Non frena e fa un massacro

Alla fine della corsa

Il primo a cadere è il ragioniere

Che rivoleva la sua borsa (portateli via!)

Poi toccò a un bagnino

Che, ancora in mutande

Aveva sospeso il lavoro

In una piscina lì vicino (portateli via!)

Falciati

Mentre guardavano i lavori in corso

Due gemelli in pensione

Furono scaricati in un pronto soccorso (portateli via!)

Un salumiere e un tabaccaio

Che da anni non si rivolgevano la parola

Approfittarono della confusione

Per spararsi alcuni colpi di pistola!

Il padre vide la scena

Si prese paura

Dimenticò il sonno e la fame

Prese per mano il bambino

Che disperato piangeva

Perché non voleva lasciare lì il cane

Decisero in fretta di tornare a Barletta

E corsero alla stazione

Perché a Milano, in agosto

Oltre al gran caldo

C'è veramente tanta confusione...

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

Ma allora chi è?

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