Nella storia degli alberi spogli
che cigolano in una sola porta
si parla di noi due,
si parla di fuoco e di cenere.
Due alberi senza foglie sulla strada
come si vedono guardando in alto,
due alberi che col bacio della cenere
si piegano l’uno verso l’altro.
Rit.: Dimmi, foresta di scarse foglie,
dov’è l’amore di quest’estate?
L’inverno non ha misericordia
di noi, alberi senza foresta. [x2]
Per tutta l’estate c’è stato solo fuoco,
e c’erano stelle in notti senza stelle,
e nell’autunno che rimane sul posto
cade verso di loro l’ultima foglia.
Invano tendo verso di te
alcuni rami, che erano le mie braccia,
altre porte si sentono cigolare
per aggrapparsi al vento d’autunno.
Siamo rimasti due alberi soli,
verranno i boscaioli a potarci,
tutti i bambini poveri ne prenderanno i rami
per la loro fiamma moribonda,
e anche se mi amerai ancora,
durante la prossima tormenta invernale
senza braccia, con gli occhi vuoti,
non avrò niente da tendere verso di te.