L'auto parcheggiata in garage
L'esclusiva del nostro ménage
Al repertorio un po' dissoluto
Dei tuoi aneddoti da uomo vissuto
Quando sorseggi i baffi e il tuo whisky
Ascoltando distratto i tuoi dischi
O appiccicato alla tua ventiquattrore
Dare consigli alla tua controfigura
Sei proprio squallido, amore mio
È proprio il caso di dirti addio
Quando sfogli la tua collezione di seni
Con foto e dediche di flirt lontani
O quando spieghi, con molta noncuranza
Di come sai cavartela in mia assenza
Quando arredavi la tua garçonnière
Con pezzi liberty, patchwork e poster
Coi preservativi di marca migliore
E le colonne sonore dei films d'amore
Che delusione, amore mio
Scusa se adesso ti dico addio
Quando mi senti pienamente realizzata
E vai elargendo sofismi a buon mercato
O quando parli, con aria sprezzante
Dei pregiudizi borghesi della gente
Quando parti da solo perché
Diretto al club mediterranee
Convinto d'essere superlativo
Sexy, elegante, di più: sportivo
Quando pensi di avermi soggiogata
Soddisfatta, addomesticata
Con la squallida contabilità
Di prestazioni della tua virilità
Ma sei ridicolo, amore mio
Peccato me ne accorga soltanto io
Sembri un'antenna della televisione
Braccia tese a indicare nessuna direzione
Convinto di vivere il tuo giorno da leone
Stai vivendo in letargo, come un grande coglione