Lei entrò
Sulle scale qualcuno guardò
I suoi strani vestiti
Appoggiò le spalle alla porta dicendo:
"Con lui ci siamo lasciati"
Osservai due occhi segnati
E il viso bagnato dalla pioggia
"Non so", mi disse, "non so
come uscirne fuori, non lo so".
La guardai
Ed ebbi un momento di pena
Perché sembrava smarrita
"Io vorrei" mi disse "vorrei che non fosse così
Ma è proprio finita"
Disse poi
Ritrovando un sorriso a stento:
"Comunque l'ho voluta.
Lo sai
Le strade per farmi del male non le sbaglio mai".
Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
Dall'ultima volta si sentiva
Che era più sola, più cattiva
Si calmò
Guardandosi intorno e parlammo di me,
bevendo più volte.
Si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
"Con te ero io la più forte".
Disse poi, inseguendo un pensiero:
"E' vero, con te io stavo bene
E se io fossi una donna che torna è qui che tornerei"
Poi cenammo qui
Le chiesi "Domani cosa fai?"
La pioggia batteva sui balconi
Rispose: "Ci penserò domani"
Mi svegliai
La mattina e sentii la sua voce di là:
Parlava in inglese
La guardai
Aveva il telefono in mano e il caffè
E non mi sorprese.
Accettai il breve sorriso
E il viso di una che non resta
"Se puoi", mi disse, "se puoi
Non cambiare mai da come sei"
Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già
Passava un tassì, lo prese al volo
"Abbi cura di te" pensai da solo.