Ra ra ra ra ra ra ra ra ra.
Canticchiavi sempre, ra ra ra ra ra.
E mi stavi sempre vicino vicino.
Dicevi dai, dai che facciamo un bambino.
Mi piaci così, non cambiare mai.
E stavamo in silenzio, anche per ore
dopo avere giocato tra le lenzuola.
Bianchi e distesi nel buio, i nostri corpi
mentre le anime unite, andavano su.
Poi come foglie d'autunno
un colpo di vento ci ha portati via.
Come chicchi di grano
una mano ci ha presi e ci ha buttati lontano.
Ra ra ra ra ra ra ra ra ra.
Che strana la vita, che cos'è l'amore?
Tu adesso ci credi o non ci credi più?
E in un minuto quante cose si possono dare?
Un minuto, un minuto quanto può durare?
Così ogni tanto mi chiedo: “Dove sarai adesso?”
Con chi ridi, contenta? Chi non deve cambiare?
Da quale corpo, il tuo corpo s'è fatto imbrogliare?
Dentro a quale silenzio vi lasciate morire?
Come foglie d'autunno
un colpo di vento ci spazza via.
Come chicchi di grano
buttati, per caso, in un campo cresciamo.
Magari forse ci amiamo,
ma poi ci perdiamo e non ci si incontra più.