Mai una rosa lui in vita sua, mai,
né un adagio né una sinfonia.
Certo, il corpo si consuma un po'
e se piango io di più, non so.
Lui distrugge la mente mia,
mi tortura il cuore, è così,
soffia incenso sulla pelle mia.
Che volgarità, ah, ma che volgarità, ah!
Sempre amore no,
sempre amare no,
non colpisce, no.
Ma che volgarità, ah, che volgarità!
Sopra il petto suo,
sopra il corpo suo
ora dico no.
Mai un sorriso lui in vita sua, mai.
Un «ti amo» non l'ha ceduto mai.
Un regalo non l'ho visto, no.
E se piango io di più, non so.
Certe notti io me ne andrei.
Sa di stagno l'angelo mio,
forse andrò a vedere il mare.
Che volgarità, ah, che volgarità, ah!
Sempre amore no,
sempre amare no,
non colpisce, no.