Io coi miei
intenti perdenti,
io e te,
coi tuoi progetti disdetti,
tu e lei,
coi suoi afflati frustrati
e con lo spleen.
Lui coi suoi
ruggiti falliti,
lui e noi,
coi nostri estri maldestri,
noi e voi,
coi vostri amplessi repressi,
che si fa...
Almeno diamoci del tu,
non piangiamo più,
tutto è vanità,
tutto passa e va
e noi delusi, offesi,
esclusi alla rinfusa,
tutti fusi in posa...
Diamoci del tu,
che ci tira su,
la complicità
ci consolerà
e noi dubbiosi, ansiosi,
oziosi senza offesa,
siamo quasi il meglio che c'è...
Lui coi miei
riposi morbosi,
io e te e i tuoi
impulsi convulsi,
tu e lei e i suoi
miraggi selvaggi
che si fa...
Ebbene, diamoci del tu,
non piangiamo più,
tutto è vanità,
tutto passerà,
i visi in crisi, lussuriosi
e un po' in disuso,
nell'attesa noi...
Almeno diamoci del tu,
che ci tira su,
la complicità
ci rallegrerà
e baldanzosi,
capitani coraggiosi,
siamo proprio il meglio che c'è...
E baldanzosi,
capitani coraggiosi,
siamo proprio il meglio che c'è...