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Canzone di notte n°2 lyrics
Canzone di notte n°2 lyrics
turnover time:2024-11-16 02:34:08
Canzone di notte n°2 lyrics

E un’altra volta è notte e suono,

non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo

e voglio in questo modo dire sono

o forse perché è un modo pure questo per non andare a letto

o forse perché ancora c’è da bere

e mi riempio il bicchiere...

E l’eco si è smorzato appena

delle risate fatte con gli amici, dei brindisi felici

in cui ciascuno chiude la sua pena,

in cui ciascuno non è come adesso da solo con sé stesso

a dir «Dove ho mancato, dov’è stato?»,

a dir «Dove ho sbagliato?»

Eppure fa piacere a sera

andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie,

e due canzoni fatte alla leggera

in cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio

il fatto che sei triste o che t’annoi

e tutti i dubbi tuoi…

Ma i moralisti han chiuso i bar

e le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori:

è bello ritornar «normalità»,

è facile tornare con le tante stanche pecore bianche!

Scusate, non mi lego a questa schiera:

morrò pecora nera!

Saranno cose già sentite

o scritte sopra un metro un po’ stantìo, ma intanto questo è mio

e poi, voi queste cose non le dite,

poi certo per chi non è abituato pensare è sconsigliato,

poi è bene essere un poco diffidente

per chi è un po’ differente…

Ma adesso avete voi il potere,

adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia,

gli dei, i comandamenti ed il dovere,

purtroppo, non so come, siete in tanti e molti qui davanti

ignorano quel tarlo mai sincero

che chiamano «Pensiero»…

Però non siate preoccupati,

noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale!

Gli anarchici li han sempre bastonati

e il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato:

non scampa, fra chi veste da parata,

chi veste una risata…

O forse non è qui il problema

e ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi

e ognuno costruisce il suo sistema

di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali,

scordando che poi infine tutti avremo

due metri di terreno…

E un’altra volta è notte e suono,

non so nemmeno io per che motivo, forse perché son vivo

o forse per sentirmi meno solo

o forse perché a notte vivon strani fantasmi e sogni vani

che danno quell’ipocondria ben nota,

poi… la bottiglia è vuota…

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