È come una cascata l'urlo di un Dio lontano
È un uomo addormentato che piange disperato
È come una contrada che brucia il suo maggio
E scopre che l'argento non era il suo coraggio
E così tutta la nebbia coprì le mie mani
E non avevo scelto di colpire gli immortali
E così tutta la foresta indietreggiò alle onde
E con gli occhi strizzati non sentivo le sue ombre
E lascerò che il mare asciughi il mio respiro
E aspetterò che il vento ritrovi il mio respiro
Ho consumato il cielo a furia di guardarci dentro
Ho consumato il cielo a furia di guardarci dentro
E maggio respirava e maggio voleva morire
Il pianto non bastò a farlo rimanere
Il pianto non bastò a farlo rimanere
Bagnate più di tutte erano due piccole prostitute
Non m'hanno mai confessato a chi s'erano vendute
Non m'hanno mai detto a chi s'erano vendute
Sul filo dei pensieri, saltellavano le illusioni
E ti fai strappare via verso una pazzia serena
È un fiume di menzogne o un momento di noia
Durò così tanto o poco una parola sola
Durò così tanto o poco una parola sola