Mille lire in tasca
E un bacio di mia madre
"Che la Madonna ti accompagni
Per quanti passi fai
Non fare tardi, sto in pensiero
Mettiti il cappotto"
E poi sulle scale
Mi dicevi: "Stai attento"
E lo stesso pullman
Mi portava ogni mattina
Da Casoria a Napoli
Angiporto-Galleria
Giovani cantanti
Vecchie glorie e musicisti
Molti lo chiamavano
"Il mercato degli artisti"
Canto, canto
Dicevo a quella gente
A cui non importa di niente
Canto, canto
Il vestito, sempre lo stesso
Solo quello là avevo
Poi tornavo a casa stanco
E mamma mi aspettava
Con un piatto freddo
Coperto sulla tavola
E le raccontavo
Sempre la solita bugia:
"Mamma, ce l'ho fatta"
Per non farla più soffrire
Canto, canto
Sono musica e parole
Sono io stesso questa canzone
Venditore di gelati
Ai treni alla stazione
Prendo il posto di mio padre
Stanco e un po' invecchiato
Tempi duri come il pane
Vecchio di una settimana
Che lo mangia solo
Chi non vuol morir di fame
Come un marinaio
Che affonda e trova chi lo soccorre
Come un bambino
Che ritrova la mamma in mezzo alla folla
Come un cieco
Che nella notte ritrova la vista
Io, quel gelataio
Improvvisamente artista
Canto, canto
Dicevo a quella gente
A cui non importa di niente
Canto, canto
Il vestito, sempre lo stesso
Solo quello là avevo
Poi tornavo a casa stanco
E mamma mi aspettava
Con un piatto freddo
Coperto sulla tavola
E le raccontavo
Sempre la solita bugia:
"Mamma, ce l'ho fatta"
Per non farla più soffrire
Canto, canto
Sono musica e parole
Sono io stesso questa canzone