Babe, babe, babe, babe…
Caldo è il sorriso molesto
come un sole d'agosto.
Vivo immagini senza tempo.
Dentro una stanza da letto
dove in fondo c'è scritto
«Benvenuto, la mela rossa è qua».
Vedo colori un po' strani
quando muovi le mani,
non riesco a distinguerle
e poi, e poi lo fai caldo!
Conosco i tuoi segreti e le tue manie,
qualche peccato e ancora più le tue, le tue bugie,
babe.
Babe, babe…
Freddo come un corpo
quando scorre l'astio
come un gelo nell'anima.
Sento il tuo sguardo distante,
forse non più da amante
o forse tutto si aggiusterà.
Cerco per ore qualcosa
che mi porti fortuna.
Non capisco più dove sta…
e poi, e poi, e poi, e poi… caldo!
Conosco i tuoi segreti e le tue follie,
peccati e certe ironie, ironie.
Riguardo ai cambiamenti, non ci credo più.
Guardiamo avanti e ancor più su, più su, più su, più su,
al di là del,
al di là del…
babe…
al di là del…
babe…
…caldo.