Mentre il fucile urla fuoco tutto il giorno
volano avvoltoi nel cielo blu attorno,
avanza il battaglione, brilla il ferro e l'ottone,
e cadono sull'erba mille bravi cittadini.
C'è un re, c'è un re
che non vuol vedere,
c'è un re, c'è un re
che non vuol sapere.
Mentre il cannone lancia lampi nel cielo,
rullano tamburi, incalzano zampogne,
insieme nella polvere, sangue e sudore,
e cadono sull'erba mille bravi contadini.
C'è un re, c'è un re
che non vuol vedere,
c'è un re, c'è un re
che non vuol sapere.
C'è un re che dorme rapito dalle rose,
non si sveglia nemmeno quando madri silenziose
unite nel dolore a giovani spose,
gli mostrano un anello con inciso sopra un nome.
C'è un re, c'è un re,
che non scende dal trono,
c'è un re, c'è un re
che non fa nessun dono.
C'è un re, c'è un re
che non scende dal trono,
c'è un re, c'è un re
che non fa l'ultimo dono.