La notte è una commedia in bianco e nero
Che srotola i rigurgiti del Chianti per le curve su dal pero
La sensazione è chiara già da prima dell'entrata
Domani pulirò, la casa è casa e va sì rispettata
Questa sera è l'ultima e passeggerò da solo
Che cosa fai in Irlanda? Resti a terra o prendi il volo?
Sto dedicando fiori e tempo e sogni ad un balcone
Di casa tra Istanbul ed Avignone
Raccontami di quali forme ha l'arcobaleno
Regalami un sospiro che sia nostro, cazzo, almeno uno
E spingimi, respingi le mie fantasie di averti
Non serve essere buoni per piacermi
Ho interrogato il petto mille volte per vedere che diceva
E ad ogni mia domanda si girava e non mi rispondeva
Ho preso tutto il buono e, come sempre, ci ho giocato
Ricomprerò la casa in cui son nato
Bon voyage! Mon ami, bon voyage!
Se strofinarmi gli occhi non mi porterà a dormire
Sarà che penso troppo e che non ho una sveglia da staccare
Prendi una bottiglia, lunedì verrò a trovarti
Vorrei leccarti i piedi, ma non penso di sposarti
La grande guerra appesa, faccia dura col plotone
La grande ispirazione sul sedile del furgone
Arrivo, la Giamaica non è poi così lontana
Ginocchia a terra e sguardo alla sottana
Bon voyage! Mon amour, bon voyage!
Preparo le valigie che domani si riparte
È come dice Ilaria, noi incontriamo chi ci serve
Raccontami di nuovo come nascono i colori
Se siamo noi a inventarli e gli altri sono dei copioni
Qualsiasi cosa avrò da questa vita straordinaria
L'avrò goduta a pieno, respirando tutta l'aria che mi serve
Ossigeno per bene i miei polmoni
E passo la lametta sui coglioni
Bon voyage! Mon ami, bon voyage!
Mon amour, bon voyage!