Beh, non l'ho raccontato a nessuno, ma passo` un uccello, e vide quello che avevo fatto. Costrui` un nido fuori, e si mise a cantare di quello che sono diventato. Cantava cosi` forte, cosi`puro. Avevo paura che lo sentissero tutti i vicini, allora lo invitai dentro, solo per ragionare con lui. Promisi di non farlo mai piu`.
Ma lui si mise a cantare piu` forte ancora dentro alla casa, e no, non riusci` a farlo uscire. Cosi` lo intrappolai sotto una scatola di cartone, mi ci misi sopra per farlo finire. Presi l'uccello e sorpassando di volume l'urlo dell'uccello, dissi, "Questo e` l'ultimo canto che canterai!" Lo posai, gli ruppi il collo, gli feci una lezione da non scordarsene.
Ma nei miei sogni inizio` ad entrarci quel vecchio cinguettio.
Mi aprii la bocca per urlare e gridare, fecevo cenni con le braccia e mi agitavo. Ma non potevo urlare e nemmeno gridare: quel canto usciva dalla bocca mia!!!