Piove, là dietro la finestra
piove, piove…
Sopra quel tetto rosso e spaccato,
sopra quel fieno tagliato,
sopra quei campi piove.
Si gonfia di grigio il cielo
e il suolo è già grondante di foglie.
Si è profumato d'autunno.
Il tempo che si addormenta
mi sembra
un bimbo in braccio al vento
come in un canto d'autunno.
Una ballata d'autunno,
un canto triste di malinconia
vien dietro al giorno che va via.
Una ballata in autunno,
pregata a voce spenta,
soffiata come un lamento
che canta il vento.
Piove, là dietro la finestra
piove, piove…
Sopra quel tetto rosso e spaccato,
sopra quel fieno tagliato,
sopra quei campi piove.
Io ti racconterei
che sta bruciandosi l'ultimo legno al fuoco e poi
che la mia povertà
è anche di un sorriso, ché sono sola ormai,
ma io da sola son finita.
E ti racconterei
che i giovani son giovani perché non sanno mai
che no, non è la vita
la bella cosa che, che loro gira in mente,
io questo lo so.
Magari si potesse
del domani e del passato
dire quello che ho sognato.
Ma il tempo passa
e ti canta, pian piano,
con voce sempre più stanca
una ballata d'autunno.
Piove, là dietro la finestra
piove, piove…
Sopra quel tetto rosso e spaccato,
sopra quel fieno tagliato,
sopra quei campi piove.