Fratelli umani, voi ancora vivi,
non siate duri di cuore con noi!
Se di noi miseri avrete pietà
più presto l’avrà Dio anche di voi.
Qui ci vedete in cinque o in sei appesi:
la nostra carne anche troppo nutrita
da un pezzo è divorata e imputridita,
e cenere noi, le ossa, siamo e polvere.
Del nostro male non rida nessuno,
ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
Non vi rincresca il nome di fratelli
che, benché giustiziati, noi vi diamo…
Sapete bene, tuttavia, che a posto
non hanno tutti gli uomini la testa.
Per noi che siamo morti intercedete
col figlio della Vergine Maria!
La sua grazia per noi non sia estinta
e ci salvi dai fulmini infernali.
Noi siamo morti, non ci sbeffeggiate,
ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
La pioggia ci ha lavati e ripuliti
e il sole ci ha seccati ed anneriti.
Gazza e cornacchie ci han cavato gli occhi
e strappata la barba e i sopraccigli.
Non stiamo fermi mai, neanche un attimo,
di qui, di là, il vento appena varia
dondolare ci fa come a lui piace,
butterati a ditale dagli uccelli.
Non siate della nostra compagnia,
ma Dio pregate che ci voglia assolvere!
O Gesù, che su tutti hai signoria,
salva l’anima nostra dall’inferno,
con cui niente vogliamo spartire.
Qui non c’è niente da scherzare, Umani,
ma Dio pregate che ci voglia assolvere!