Mi ricordo, ero ancora bambino
E guardavo la televisione
Quella sera, vicino al camino
C'era un'aria di cospirazione
A quel tempo era già stabilito
Per i maschi, tabacco e grappin
Per le donne, ricamo e cucito
Letto e sogni a noialtri bambin
Ma si sa, tutto quanto si evolve:
La morale, il costume ed il sesso
E la storia che mette le molle
E proietta in avanti il progresso
Quella notte fu l'ultima notte
Quella notte fu veglia ad oltranza
Pianse il maschio italiano la morte
Della casa di tolleranza
E le ragazze, farfalle leggere
Liquefatte di sesso e spumante
In un vortice di giarrettiere
Calze a rete, guepierre e mutande
Come un'orrida statua di cera
Stravaccata su un vecchio divano
La maîtresse pensò quella sera
Al bel tempo purtroppo lontano
E una giostra di cosce e medaglie
Seni nudi e valenti ufficiali
Eran tempi di orge e battaglie
Baciamano, divise e stivali
Perde il pelo ma il vizio non perde
Sogghignò, rinfrescando il cerone
Per amare in fondo non serve
Dello Stato la benedizione
La maîtresse, grottesco fantasma
D'improvviso si mise a ballare
Scordò il tempo, l'artrite e anche l'asma
E sguaiata si mise a cantare:
"E vola vola, colomba bianca, vola"
Occhi stanchi, commossi, stupiti
Ma c'è il sesso che tutto consola:
Baci languidi, teneri, arditi
"Ma cos'è tutta questa tristezza?
Sorridete, allegre, bambine!
Non finisce stanotte l'ebbrezza!
Da domani sarem clandestine!"
E le ragazze, farfalle leggere
Liquefatte di sesso e spumante
In un vortice di giarrettiere
Calze a rete, guepierre e mutande
Tutto questo era certo volgare
Storia vecchia, ammuffita, stantia
Storia squallida da lupanare
Senza sogni, speranze o poesia
E tra un frusciare di seta e di pizzo
Alla svelta si fece fagotto
Non lasciaron alcun indirizzo
Nell'autunno del '58
Non lasciaron alcun indirizzo
Nell'autunno del '58
Non lasciaron alcun indirizzo
Nell'autunno del '58
Non lasciaron alcun indirizzo
Nell'autunno del '58
Non lasciaron alcun indirizzo
Nell'autunno del '58