Quanto bene conosco la fonte che sgorga e scorre,
Anche se è notte.
Quella fonte eterna è nascosta,
Quanto bene so io dov’è la sua latebra,
Anche se è notte.
Nella notte oscura di questa vita
Quanto conosco bene, per fede, la fonte fresca,
Anche se è notte,
Anche se è notte,
Anche se è notte.
Non conosco la sua origine, infatti non ne ha,
Ma so che ogni origine viene da lei,
Anche se è notte.
So che non può esserci niente di così bello,
E che cieli e terra bevono da lei,
Anche se è notte,
Anche se è notte,
Anche se è notte.
So bene che in lei non c’è un terreno
E che nessuno può guadarla,
Anche se è notte.
Il suo chiarore non si oscura mai
E ogni luce viene da lei,
Anche se è notte.
Ed è tanto copiosa la sua corrente
Che irrora i cieli, gli inferi e la gente,
Anche se è notte,
Anche se è notte,
Anche se è notte.
Anche se è notte,
La corrente nasce che da questa fonte
So bene che è tanto vasta e onnipotente,
Anche se è notte.
La corrente che da queste due proviene,
So che nessuna di loro la precede,
Anche se è notte.
E le creature qui le sta chiamando
e di quest’acqua esse si saziano, anche se al buio,
Anche se è notte.
In questa fonte viva che io bramo,
In questo pane di vita io la vedo,
Anche se è notte.
In questa fonte eterna sta nascosta,
in questo pane vivo, per darci la vita,
Anche se è notte,
Anche se è notte,
Anche se è notte.