Conosco gente che per ogni situazione
Ha sempre pronta sulla bocca una canzone
Canzoni in vendita, canzoni tutte in fila
Che sembrano frittelle
Ma c’è chi canta solo per consolazione
Perché cantando lo riscalda un’emozione
Perché la notte gli regala un’occasione
Per tenere compagnia alle stelle...
E qualche volta si farebbe anche ammazzare
Per non cambiare idea, per non cambiare pelle...
Non certamente Alain, faccia da violinista
Con troppe foto nel taschino e troppi amori
Tutti nati e morti a prima vista
Non certamente Alain, che mangia le persone
Con una lacrima dipinta sugli occhiali
E gli occhi asciutti come un deserto
Il cuore aperto come una stazione...
La prima nave che è partita è già arrivata
Un’altra ha messo la bandiera da pirata
E si è nascosta nella notte nera
Più nera del caffè
Un’altra, quasi di sicuro, era bucata
È andata a fondo come fosse una patata
E sta giocando a nascondino con i pesci
E non si sa dov’è...
E l’ultima ha confuso il cielo con il mare
Ha perso la sua rotta e non si può trovare...
Non certamente Alain, veliero da bottiglia
Scrive poesie, seduto al ristorante
Con una donna che non è sua figlia
Non certamente Alain, sorriso da corsaro
Dove la gente più normale porta il cuore
Tiene una porta sempre chiusa
Sotto la blusa da marinaro...
C’è chi comincia la sua vita in ospedale
Chi non fa in tempo e nasce nudo per le scale
Chi ha già qualcuno che lo stava ad aspettare
Chi invece non ce l’ha...
Chi viene al mondo, giusto sotto un cavolfiore
Chi viene fuori come Venere dal mare
E c’è chi nasce solamente per errore
E forse non lo sa...
Ma in fondo se potesse ancora riprovare
Gli piacerebbe nascere da un grande amore...
Non certamente Alain, figlio di un raffreddore
Con una madre che ha sempre mal di testa
E un padre che non sa baciare...
Non certamente Alain, figlio di un temporale
In questo mondo di persone strane
Se tu lo guardi da lontano
Non è nemmeno tanto male...