Acqua dolce, acqua dolce ma di un dolce che nessuno vuol bere
acqua stanca e acqua gonfia succhia i remi e le gambe dei bambini
lavandaia sulla riva col tuo asse per appoggiare le ginocchia
il sapone e la camicia, sfrega i panni e il riflesso delle montagne
e quest'onda vagabonda è una lingua che bagna le parole
lingua che taglia e lingua rotonda prima è timida e poi spruzza tutti
Acqua dolce, acqua dolce troppo alta per farsi accarezzare
acqua chiara o sporca, troppo vecchia per levarsi le mutande
sotto la pancia di ogni barca e sopra le testa di ogni sasso
sopra il rosario di ogni memoria ma su di te non resterà neanche un passo
nemmeno il sole che ti frusta la schiena o la luna che si bagna i piedi
neppure la spada di ogni tempesta riusciranno a lasciarti un disegno
Acqua dolce, acqua dolce acqua che scappa e poi torna indietro
acqua vetro e acqua perla pronta per tutti ma che non aspetta nessuno
abbiamo una faccia da tartaruga e abbiamo una faccia da pesce in carpione
abbiamo una faccia che sembra roba tua e ormai ti vediamo senza guardarti
qualcuno è scappato dalla puzza dell'alga e poi è tornato per lavarsi le mani
qualcuno ha sputato sulla tua onda e poi è tornato con una lacrima in più
Acqua dolce, acqua dolce quanta acqua riempie questi occhi
acqua nera e senza colpa, acqua santa senza ragione
e passa un battello e passa un inverno e passa una guerra e passano i pesci
passa il vento che ti ruba il mantello e passa la nebbia che chiude le stelle
pescatore che lasci la sponda nella breva che morde i vestiti
rema in piedi su questa foglia che dondola con la canzone che non vuoi mai finire....