La miseria di una stanza a Londra,
le fumerie di Soho:
già grande si buttava via.
E sua madre nel fienile, nel ricordo:
vecchia, scassata borghesia.
Ribaltare le parole,
invertire il senso fino allo sputo
cercando un'altra poesia.
E Verlaine che gli sparava e gli gridava:
"Non lasciarmi,
no, non lasciarmi, vita mia... “
E nave, porca nave vai,
la gamba mi fa male, dai
le luci di Marsiglia non arrivan mai.
Un hydrolat lacrimal lave
Les cieux vert-chou , les cieux vert-chou
Sous l'arbre tendronnier qui bave
Vos caoutchoucs...1
Portoghesi, inglesi e tanti altri uccelli di rapina
scelse per compagnia.
Quella voglia di annientarsi e di non darsi,
e basta, basta poesia;
e volersi fare male al punto di finire
lui, mercante d'armi,
fra l'Egitto e la follia;
e una negra grande come un ospedale da aspettare
e poi la gamba e l'agonia…
E nave, porca nave vai
ho freddo e manca poco, dai
le luci di Marsiglia non arrivan mai.
Ho visto tutto, e cosa so?
Ho rinunciato, ho detto "no"
Ricordo a malapena quale nome ho:
Arthur Rimbaud,
Arthur Rimbaud,
Arthur Rimbaud...
1. Sono i primi versi della poesia di Arthur Raimbaud Mes petites amoureuses:
"Un infuso di lacrime lava
I cieli verde-cavolo, i cieli verde-cavolo
Sotto l'albero germogliante che sbava
I vostri caucciù."