Solitudine, tu anticamerista,
non bussare alla mia porta oggi.
Ti dico, tristezza: tu, vecchio cane,
non sollevare le tue zampe su di me.
Ho bisogno adesso di una luce alla fine del tunnel,
di un amore gigantesco e di una riserva di successo,
io ho bisogno di questo.
Ora solleviamo i bicchieri per il tempo,
alla sua attendibilità,
e sul "comunque, io sono pronto".
Amarezza, tu fraseggiatrice,
oggi sei già di qualcun altro.
Oh insonnia, tu compositrice,
canta su in alto alla luna.
E poi l'arcobaleno sarà proprio esagerato,
fino ad allora ognuno qui potrà solo vomitare gioia,
io lo so.
Ora solleviamo i bicchieri per il tempo,
alla sua attendibilità,
perché è sicuro, che nulla è sicuro,
e "comunque, io sono pronto".
Ora solleviamo i bicchieri per il tempo,
alla sua attendibilità,
perché è sicuro, che nulla è sicuro,
e "comunque, io sono pronto".
Noi accatastiamo in alto e cadiamo dolcemente.
Alla fine resta sempre tutto uguale:
io questa volta sono 4-9-6 milioni lontanissimo dal raggiungere casa..