La notte è giovane, io giovane disorientato
Eterni peccatori, noi poeti da isolato
Sei qui con me, questo mi basta
Ho bisogno che mi dici che il male passa
La folla balla, sembra soddisfatta
Questa notte è bella perchè ti ha distratta
E' un po di tempo che non mi addormento
Che non mi accontento, quasi rido a stento
Reggo questo mondo sulle spalle atlante
La vita è quella stronza che lasciai in mutande
E a 18 anni, il mondo è nostro
Gli occhi nel locale, buttafuori addosso
Mille tatuaggi, senza inchiostro
Esser grande senza esser grosso
Non ti conosco, non so il motivo, e come se ti conoscessi dall'asilo
Parli tanto, penso ad altro, salgo sul palco voglio stare in alto
La notte è giovane, io giovane disorientato
Eterni peccatori, noi poeti da isolato
Ho perso il sonno, ora c'è l'anzia appiccicata sopra i muri della stanza
Lei è partita e non torna più ma se ci teneva sarebbe rimasta
E' per questo che parlo con te
Cerco uno sfogo, salvare il mio cuore dal rogo
E' per questo che parlo di me
A parte l'infame, sugli altri da dire c'è poco
Non so ballare, non so divertirmi
La bocca ride, gli occhi sono tristi
Un ragazzo di strada è sincero nel letto, è devoto al denaro e fedele agli amici
Sono a mio agio, sono sul palco
So parlare solo quando canto
Resta con me, portami in albergo
La notte è lunga e quindi mi ci perdo
La notte è giovane, io giovane disorientato
Eterni peccatori, noi poeti da isolato
(Quelli come me, sempre più disorientati...
O' muccus' è crisciut e mo piglj tutt cos')